In “The Phoenix Project” ho ritrovato temi a me cari legati, a come sciogliere i vincoli di un processo aziendale, risolvere i conflitti interpersonali e tra dipartimenti, snellire e rendere più efficiente un processo aziendale. E come sia necessario per ottenere risultati tangibili mettersi in gioco in prima persona, modificare il sistema dal di dentro, stare nel gioco e aiutare a cambiarlo per il meglio. Gli autori, esperti SDLC, utilizzando il meccanismo della novella americana riescono a trasferire i concetti alla base del pensiero agile (Lean thinking) utilizzando una forte dose di umorismo. Anticipano di moltissimi anni, temi adesso addirittura integrati da ITIL 4.0. Un lettore attento potrà trovare la descrizione di svariate SVC di ITIL 4.0 all’interno del racconto e scoprirà come utilizzando tecniche agili di scomposizione della complessità si possano risolvere anche le più astruse situazioni che un OP IT, VP OP, CTO o CIO possano incontrare nella quotidianità lavorativa I vincoli alla scalabilità del processo non saranno mai tecnologici ma sempre legati alle persone. La tecnologia può aiutare, semplificare, ma non snellisce e se mal gestita alla fine complica il processo. Una lettura per tutti le persone coinvolte nei processi aziendali indipendentemente dal suo ruolo.