Personalmente non è stata una lettura facile. Richiede amore e passione per la matematica, la logica, la mente umana, la filosofia matematica. e tanto tempo per riflettere. Ci ho messo circa 10 anni a capirlo; Achille, la signora Tartaruga e Mister Granchio mi hanno obbligato a rileggere il libro in più momenti della mia vita dandomi sempre qualcosa in più in termini di completezza. Oggi con negli occhi e nel sapore lontano del nerd che sognava modelli matematici del cervello umano fattoi di mondi popolati di agenti (in linguaggio macchina) per simulare pompe sodio -potassio, mi sono ritrovato tra le mani per l’ennesima volta il libro, questo libro. Lo paragono al Signore degli Anelli (li ho letti entrambi per la prima volta nello stesso periodo). Entrambi li ho letti molteplici volte ed ogni volta mi hanno ridato sensazioni differenti. Oggi in questo mondo futuro, prossimamente dominato (forse) dal calcolo quantistico, ancora una volta ripenso e mi convinco sempre di più che non si può spiegare il tutto ma è comunque molto bello provarci. Per chi non avesse mai avuto il piacere di leggerlo e vuole affrontare i temi legati alla intelligenza artificiale da un punto di vista filosofico o matematico questo è uno dei “libri”. A chi d’altro canto volesse approfondire alcuni dei fondamenti della IA per valutare se questo è il suo campo questo è un buon punto di partenza. Per chi non fosse un matematico o un logico matematico la prima parte del libro è da leggere senza impazzire. Certo arrivare fino al capitolo XVII sarà duretta.
Da lì in avanti si tirano un po’ le fila.
Per tutte le variazioni di Bach, tenute in sospeso per i primi XVII capitoli.
Buona lettura a tutti.